La sindrome dell’occhio secco (Dry Eye Disease) è una patologia che colpisce circa il 15% della popolazione (fino al 30% in alcune popolazioni) ed è correlata all’età e allo stile di vita.
In generale la secchezza oculare è associata a un’affezione del film lacrimale derivante da una produzione insufficiente di lacrime o da un eccesso di evaporazione di quest’ultime (forma evaporativa).
La patologia nella forma evaporativa rappresenta l’80% dei pazienti affetti da secchezza oculare. In questo caso è dovuta principalmente all’assenza o all’insufficienza dello strato esterno lipidico del film lacrimale secreto dalle ghiandole di Meibomio, che comporta un’evaporazione eccessiva delle lacrime, un’instabilità del film lacrimale e una reazione infiammatoria della congiuntiva.
Ne consegue un disturbo crescente della vista con sensazioni di bruciore o di corpo estraneo. Se il processo accelera il suo corso, il fastidio diventa permanente determinando una lacrimazione paradossa. Possono insorgere modifiche anatomiche con un’atrofia degli orifizi di uscita delle ghiandole di Meibomio, costellate da episodi infettivi: orzaioli, calazi, superinfezione congiuntivale e, nei casi più gravi, la comparsa di microulcerazioni dell’epitelio corneale.

Il film lacrimale, necessario al funzionamento
dell’occhio, è formato da tre strati:
• Uno strato mucoso a contatto del bulbo oculare, secreto dalle cellule mucipare congiuntivali.
• Uno strato acquoso secreto dalle ghiandole
lacrimali.
• Uno strato lipidico secreto dalle cellule di
Meibomio intratarsali.